Proseguendo nella maratona culturale propostaci quest’anno dal nostro iperdinamico Presidente, in tema di :“Sicilia un’isola da amare” ,ci siamo recati, nel pomeriggio del 7 Febbraio, a Palermo.
La prima tappa della nostra visita è stata lo Steri (Hosterium = Palazzo fortificato) di Piazza Marina, edificato nel 1300 da Manfredi di Chiaramonte, già sede del Tribunale dell’Inquisizione ed oggi sede del Rettorato dell’Università. Toccanti i graffiti degli inquisiti, ancora visibili sulle pareti ,che ci raccontano storie strazianti di torture, sofferenze e varia disumanità. In particolar modo emozionante questa testimonianza: "Cavuru e fridu sintu ca mi pigla/ la terzuru tremu li vudella/ lu cori e l'alma s'assuttiglia", cioè: Sento freddo e caldo, mi ha preso la febbre terzana (cioè la febbre malarica), mi tremano le budella, il cuore e l'anima mi diventano piccoli piccoli".
Dopo avere fatto shopping alla “Vucciria” di Guttuso, abbiamo potuto ammirare, nella Sala Magna, anfitrione il Rettore dell’Università, il magnifico soffitto ligneo dipinto, opera di maestranze siciliane, con scene dell’Antico Testamento, dell’epopea greca e romana e dei cicli di Re Artù e Carlomagno. Un rammarico!: il coevo soffitto ligneo dipinto della nostra chiesa di S.Agostino, smembrato e trasferito al Palazzo Abatellis.
La seconda tappa della nostra visita è stato il palazzo Sant’Elia di via Maqueda, recentemente restaurato e la mostra che vi è ospitata : “ il 700 ritrovato”,che espone opere inedite e mai presentate al pubblico, guidati da un cicerone gentilissimo ed estremamente preparato.
Per finire ci siamo “Straviziati” con una cena rustica in un locale tipico nei pressi della Magione.
Un consiglio al Presidente: la prossima volta ricordati di prendere accordi con Giove Pluvio!