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Viaggio sociale in Provenza

26 – 29 Settembre 2014


Si parte in quaranta per Marsiglia dall’aeroporto “Falcone Borsellino” di Palermo per una “quattro giorni” in terra francese ed in perfetto orario atterriamo  nella   più grande città della Francia meridionale, capoluogo della Provenza oltre che il primo porto della Francia e del Mediterraneo. Alloggiamo tutti  nelle suite di un elegantissimo albergo nella nuovissima zona del porto.
Sabato mattina, dopo avere incontrato la nostra guida, Salvatore, un siciliano doc trapiantato da tempo in Francia, raggiungiamo in pullman Aïgues Mortes, caratteristico borgo fortificato medievale, definito “la porta della Camargue”. Restiamo letteralmente incantati dalla imponente fortificazione che circonda la città, un piccolo/grande capolavoro con una storia alle spalle molto affascinante.
Attraversiamo la regione della Camargue, riserva naturale situata nel punto in cui il Mar Mediterraneo si fonde con le diverse bocche del Rodano in un paesaggio di lagune, stagni, praterie, distese di sabbia e sale dove abbiamo più volte avvistato fenicotteri rosa ed aironi. La zona è anche famosa per l’allevamento di tori e cavalli bianchi sorvegliati dai tradizionali “gardians” a cavallo. Intanto Alfio, abilissimo autista dal nome siculo ma piemontese doc,  distribuisce acqua minerale e caffè espresso
Nel pomeriggio non potevamo non visitare  Les Saintes Maries de La Mer, luogo di pellegrinaggio dei gitani, che sembra uscito dalla matita di un disegnatore. Un piccolo reticolo di case bianche intorno a una meravigliosa chiesa romanica, un lungo mare spazzato dal vento con immense spiagge di sabbia bianca e tanti ristorantini in cui assaggiare le prelibatezze della regione. Il fascino che questo villaggio esercita è incredibile e resterà sempre nei nostri ricordi.
Salvatore ci propone di assistere ad una corrida non cruenta (giovanissimi toreri cercano di strappare dalla testa dei tori dei fiocchi colorati) e quasi tutti proviamo l’esperienza di una corrida francese in una arena assolata e con un pubblico, prevalentemente turistico e rumorosissimo. Si ritorna a Marsiglia dove ci aspetta una opulenta  cena, dove c’è di tutto e di più, ma ovviamente non si può mangiare tutto.
Maria Pia, la moglie del Presidente, forte del detto “chi fa per sé fa per tre”, in un vorticoso andirivieni,  riempie i piatti dei suoi simpatici genitori.
Domenica mattina ci attende il palazzo dei Papi ad Avignone. Ma  manca qualcuno, Vito Sanci, indaffaratissimo presidente del club, chiama e richiama l’appello… ma si, ora siamo tutti, si parte.
Sul bus, Andrea, giovane mascotte del gruppo, si sgola sulla per raccontare la partita della Juventus della sera prima, mentre la sorellina Rosa continua a scattare foto  con l’Ipad del nonno che – non avendo tanta dimestichezza con questi macchinosi strumenti – si avvale della consulenza dei due giovanissimi nipotini.
Giungiamo nell’ antica sede papale, racchiusa da mura trecentesche, e subito la guida Corinne porta il gruppo, a volte un po’ sparpagliato, nella piazza dove sorge l’imponente Palazzo dei Papi, un palazzo-fortezza in stile gotico dove vissero ben nove Papi dopo il trasferimento in Francia della corte pontificia nel 1309 per volere di Papa Clemente V, francese di nascita.
Corrado, giovane avvocato, con moglie e figli piccoli  al seguito (Edoardo e Marta) arranca per le strette viuzze di Avignone spingendo il passeggino con i due baby-turisti! Che faticaccia!!!!!. Veloce pranzo in uno dei tantissimi ristorantini vicino alla classica giostra “vecchio stile” (quella che si vede in Mary Poppins)  deliziati da un valzer di Strauss.
Si riparte – l’occasione buona per una pennichella in bus –  per raggiungere l’antico borgo medievale di Les Baux de Provence, antico feudo dei Principi Grimaldi di Monaco, situato su di uno sperone roccioso nelle Alpilles da cui si gode uno splendido panorama sulla Provenza.
Un borgo molto simile ad Erice, ma ovviamente, campanilisticamente ed all’unanimità il gruppo, sotto la …ovvia presidenza dell’ex sindaco ericino on.le Alberto Sinatra, designa Erice “il più bel borgo del Mondo”.
Come sempre non è poi  mancato l’assalto ai numerosi negozietti per l’acquisto di souvenir profumati, saponette colorate, sacchettini di lavanda e coloratissime tovaglie provenzali.
Qualcuno si lamenta che nei negozi e nei bar non rilasciano lo scontrino, ma la guida spiega che in Francia i controlli fiscali avvengono in modalità telematica e quindi vengono meno… i cattivi pensieri!!!  
Purtroppo come in ogni bella gita arriva sempre l’ultimo giorno. Di buon mattino si parte per l’escursione a Cassis, piccolo e delizioso porto di pescatori, con i suoi vigneti ed i calanchi, un meraviglioso sistema di fiordi scavati nelle scogliere bianche e verticali, che si estende per oltre 20 chilometri tra Marsiglia e Cassis.
Anche se qualcuno ce lo sconsiglia, ci imbarchiamo per una minicrociera di 45 minuti, per scoprire il paesaggio dei calanchi dal mare.
“Mi toccherà ballare” avrebbe detto il principe Raimondo Lanza di Trabia.
Appena fuori dal porto il mare si ingrossa e raggiunge forza 5 o 6, …qualche signora invoca sommessamente la Madonna di Trapani, qualcun’altra spera che il capitano torni indietro. Niente da fare!  Onde alte coprono la prua, mentre spruzzi laterali bagnano qualche temerario che a tutti i costi vuol rimanere fuori per vivere qualche minuto  di spericolatezza. Tutti ci chiediamo… “riusciremo a rivedere Itaca?” Ahahahah!!!
Si, ci siamo riusciti!!! Comunque ne valeva la pena sfidare  Eolo e Poseidone, perché –anche se con qualche difficoltà – abbiamo ammirato le calanche di Port Miou, Port Pin e D En Vau, il più spettacolare per le bianche falesie e le acque cristalline.
Anche se poi un sopravvissuto è stato …deliziato dalla danza frenetica di qualche calcolo renale arrestata con qualche dose di Buscopan!!!
Una volta scesi dall’imbarcazione la signora che aveva pregato, propone di salire al santuario di Notre-Dame de la Garde, “La Bonne Mère”, la madonna che protegge i marinai, i pescatori e tutti i marsigliesi per un ringraziamento.  Ma il tempo è tiranno e restiamo a girovagare nell’antico centro storico marsigliese, rievocando le gesta di famosi gangster degli anni ’30. Non potevamo concludere il nostro weekend  francese sbocconcellando una mezza baguette con omelette, patate fritte, formaggio e bacon ed innaffiata da un bicchierone di buona birra alsaziana.
Qualcun altro delizia il suo palato con un fantasmagorico “gran plait” di frutti di mare…freschissime ostriche, capesante, telline, fasolari e cannolicchi…
Salutiamo Alfio, autista esperto, Salvatore guida impeccabile e preparatissima e ringraziamo Lucia Bosco provetta organizzatrice del tour.
Si vola verso Palermo, mentre qualcuno già telefona a casa per chiedere a qualche familiare di preparare un bel piatto di spaghetti col pesto…alla trapanese!!!
Abbracci, baci, nuove amicizie, scambi di numeri telefonici e…alla prossima!!!
Un Tour vissuto in “AMICIZIA”, un sentimento questo tanto caro al nostro Governatore Salvo Ingrassia.

Maiano Barbara
Tuttolionssicilia

Il L.C. di Trapani ringrazia Tutti i partecipanti al weekend in terra di Provenza:
Vito Sanci con Maria Pia  Morici , Rosa ed Andrea
Candida Rubino con Giuseppe Venza
Roberto Perricone con Fiorella Colbertaldo
Domenico Messina con Rosellina Sanci
Vito Accardo con Anna Angelo
Mario Sugameli con Leonarda Paladino
Gaetano Vivona con Giusy Marchetti
Alberto Sinatra con Maria Giuffrè
Antonino Piacentino con Concetta Oddo
Andrea Magaddino con Rita Novara
Eugenio D’Angelo con Cristina Novara
Corrado Azzaro con Monica Smecca e i figli Edoardo e Marta
Vincenzo Somma con Nicolina Bellotti.
Ospiti:
Giovanni Morici e Elena D’Angelo
Paolo  Peluso  e Alberta Busacca
Licia Cangialosi e Vincenzo Sanci
Soci Lions Ospiti
Mariano Barbara e Rosa Gattuccio
Roberto Agnello e Rosa Speciale


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