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DEGUSTAZIONE DI CUCCIA E VIN BRULE’
Chiesa di S. Agostino – Trapani - 13 Dicembre 2006
Con lo scopo di informare la cittadinanza e diffondere notizie sulle attività dei Lions volte a sconfiggere la cecità nel mondo, è stata organizzata per la sera di Santa Lucia, una degustazione di “cuccia e vin brulè” presso la centrale chiesa di S. Agostino in Trapani.
Il culto del martirio di Santa Lucia, perseguita sotto Diocleziano e uccisa nel 304 con il taglio della gola dopo che le erano stati strappati gli occhi, è strettamente collegato con la venerazione per il miracolo compiuto a Siracusa: la santa consentì infatti ai concittadini di potersi sfamare con il frumento arrivato in città, come per incanto, dopo una tremenda carestia, cucinato all’istante e condito con il solo olio.
E non è casuale la coincidenza che proprio il 13 Dicembre, la notte più lunga dell’anno, si ricordi proprio la Martire a cui furono cavati gli occhi.
In Sicilia e a Trapani c’è l’usanza, per il giorno di Santa Lucia, di preparare la “cuccia”, pietanza composta di grano cotto con ceci, fave, foglie di alloro, cannella, bucce di arancia, il tutto condito con crema di ricotta, vino cotto, canditi, zucchero o quant’altro. Inoltre la tradizione prevede di non mangiare nulla che sia impastato con la farina ma soltanto cibi a chicchi, e quindi riso, arancine, ma non pane e pasta.
Intrattenendosi simpaticamente ascoltando brani musicali, bevendo un bicchiere di vino caldo e gustando la cuccia preparata da cuochi trapanasi in una infinità di modi, alcune centinaia di cittadini Trapanesi, dal primo pomeriggio fino a tarda sera, sono stati informati da Lions e Leo sulle attività più importanti: la campagna SighFirst, la raccolta di Occhiali Usati, la scuola per Cani-Guida, la Banca degli Occhi.
Giuseppe Di Marco |